RIVS abbraccia le iniziative green, proponendo ai soci tessere digitali e spingendo verso iniziative all’insegna dell’ecologia e del rispetto per l’ambiente
Oggi giovedì 22 aprile, torna l’appuntamento annuale con la Giornata della Terra. È questa una giornata che ci fa riflettere sui numerosi cambiamenti che sta subendo il nostro, insostituibile, pianeta. Purtroppo, proprio per questo motivo, il mondo del motorismo storico è additato come un hobby inquinante e dannoso per l’ambiente. Allora, da un’idea di Rossano Nicoletto – presidente del RIVS, Registro Italiano Veicoli Storici – è nata la necessità di riscattarne l’immagine. Parte dunque da quest’anno la prima collaborazione tra il RIVS e WOWnature, spinta a rilanciare l’idea che il motorismo storico può anche essere ecologico.
RIVS ha scelto WOWnature per ridurre l’impatto sull’ambiente
Patrocinata dall’Università di Padova, WOWnature è un’iniziativa che permettere alla cittadinanza di compensare le proprie emissioni di CO2 prodotte annualmente, piantando alberi in parchi allocati in tutto il mondo. Ognuno di noi infatti – tra spostamenti in macchina, riscaldamento a gas e viaggi in aereo – immette nell’ambiente intorno alle 5 tonnellate di CO2 all’anno. Una quantità altissima, considerando che ogni albero è in grado di assorbire in media 1 sola tonnellata di CO2 nell’arco della sua intera vita. Ma grazie all’impegno di WOWnature e alla naturale capacità degl’alberi di mitigare queste emissioni è possibile ridurre il proprio impatto sull’ecosistema. Sul loro sito ci sono tantissimi progetti in attesa di sostegno: dalla manutenzione di alberi già piantati, a lavori di riqualificazione di parchi in Italia e nel mondo.

Abbracciando dunque lo spirito della Giornata della Terra, il RIVS ha colto l’opportunità di ridurre il proprio impatto sull’ambiente. Attraverso uno speciale accordo, finanzierà WOWnature nel suo lavoro di manutenzione e piantagione di alberi in tutto il territorio Nazionale. Nonostante sia indubbio che le emissioni di CO2 dei veicoli a motore siano spesso elevate, ciò non significa che sia impossibile compensarle. Di conseguenza, da quest’anno tutte le emissioni di CO2 prodotte durante lo svolgimento di eventi e contest organizzati da RIVS saranno compensate grazie alla capacità biologica degl’alberi di catturare CO2.
Auto storiche: sono davvero così inquinanti?
Il presidente di RIVS, Rossano Nicoletto, sottolinea però un dato che nessuno ha mai messo in evidenza. In Italia circolano circa 50 milioni di veicoli, 40 milioni di auto e 10 milioni di moto. Nonostante questi numeri davvero importanti di veicoli in uso, le percentuali di inquinamento più alte sono da attribuire ad allevamenti e colture intensive, riscaldamenti, industrie e mezzi pesanti di trasporto, pubblico e privato. Da notare inoltre che la percentuale di mezzi storici rispetto a tutto il parco auto circolante è davvero risibile. Ma c’è un dato eclatante di cui nessuno parla: abbiamo già 50 milioni di veicoli circolanti. Ogni volta che compriamo un veicolo nuovo, lo facciamo principalmente per viaggiare più comodi, in sicurezza e convinti di inquinare meno.
“Vi spiego perché – dice Nicoletto – l’acquisto di un’auto nuova produce invece più inquinamento. Se è vero che con un’auto nuova si viaggia più comodi, voglio sfatare due falsi miti: la sicurezza e la presunta riduzione dell’inquinamento. Indubbiamente un’auto nuova e più sicura di un’auto storica. Ma è vero anche che le auto storiche percorrono pochissimi km e sono spesso condotte da conducenti esperti che tengono particolarmente alla loro salute e a quella del loro gioiello storico, tanto da produrre un numero di sinistri infinitamente inferiore a quello delle auto moderne. Per quanto riguarda il presunto superiore inquinamento di un’auto storica rispetto a una nuova, è uno dei luoghi comuni più falsi in circolazione.”
Le auto nuove non sono sinonimo di ecologismo
“Se in famiglia abbiamo già un’auto che funziona bene – puntualizza Nicoletto – nel momento in cui decido di comprarne una nuova senza una reale necessità, devo tener conto di una cosa importante. Per produrre un’auto nuova c’è bisogno di parecchie materie prime, molte derivate dal petrolio. C’è poi bisogno della fabbrica e dei macchinari per produrla, che ovviamente consumano a loro volta molta energia. Quindi tra fabbricazione e materie prime, avrò prodotto un inquinamento talmente grande che difficilmente verrà compensato dal minore inquinamento rispetto a un’auto storica. Se poi a questo aggiungiamo la rottamazione della vecchia auto, di cui moltissime parti non sono riciclabili, si arriva alla facile equazione: auto nuova = inquinamento.”
Smettiamola quindi di demonizzare le auto storiche e apprezziamo i collezionisti che con la loro passione permettono alle attuali e future generazioni di poter godere di un patrimonio storico importantissimo che aveva portato il nostro paese, nella prima metà del secolo scorso, ai vertici mondiali della tecnica, della meccanica e del design.
Tessere Digitali di RIVS
Tra i vari progetti di RIVS per ridurre il proprio impatto sull’ambiente c’è anche la sostituzione delle classiche tessere di plastica con tessere associative digitali. Difatti, nel corso degli ultimi anni, abbiamo sensibilmente ridotto l’uso di carta e plastica. L’iniziativa è stata ben accolta dai soci del Registro, che ha ridotto negli anni di oltre il 90% l’emissione di tessere in PVC! Per questo motivo il RIVS sta adesso lavorando per eliminare definitivamente le tessere fisiche in favore di quelle digitali.
Il motorismo storico a basso impatto è possibile, e il RIVS è in prima linea per dimostrarlo. Lasciati ispirare dalla Giornata della Terra e unisciti anche tu. Associandoti sosterrai i progetti di RIVS e WOWnature, all’insegna di un motorismo storico sempre più sostenibile!