FAQ

Domande e risposte più frequenti

Il Registro Italiano Veicoli Storici è nato a Padova nel febbraio del 1999, dalla grande determinazione del suo fondatore, Rossano Nicoletto, per rispondere alle esigenze di tutti gli appassionati possessori di veicoli storici come lui. La storica sede del RIVS nel cuore del quartiere Portello, si trova proprio dove, nel 1894, nasceva la prima casa automobilistica italiana: la Miari & Giusti. L’azienda nacque dalla volontà di due giovani imprenditori veneti, gli ingegneri Giacomo Miari e Francesco Giusti Del Giardino, di produrre industrialmente la prima vettura con motore a scoppio, realizzata nello stesso anno da Enrico Bernardi.

I veicoli per essere definiti ufficialmente storici, devono aver compiuto 30 anni. Da quel momento, se non circolano, non pagano più la tassa di proprietà, se invece circolano pagano di bollo circa 28 euro l’anno le auto e 11 euro l’anno le moto. 

Compiendo i 20 anni i veicoli possono invece diventare storici se certificati da noi, ottenendo così l’assicurazione ridotta. Per quanto riguarda il bollo per mezzi dai 20 ai 29 anni, invece vai alla faq dedicata.

Il Certificato di Storicità (CDS) è il documento rilasciato dalla Direzione Nazionale RIVS e attesta che il veicolo d’interesse storico è iscritto al Registro ed è utilizzato per uso non professionale (uno dei requisiti richiesti dall’art. 63 della l.342/2000).

Questo certificato è riconosciuto dalle agenzie assicurative convenzionate e da alcuni gruppi assicurativi al fine di emettere polizze a premio agevolato Viene rinnovato ogni anno insieme alla tessera.

 No. Non è assolutamente vero. Il CRS non è necessario per la circolazione e non è un lasciapassare nei casi in qui la normativa locale dica che non si possa circolare in alcune zone. Le regole sono infatti diverse per ogni comune, provincia o regione in parte, per questo è sempre consigliabile contattare le autorità d’interesse e informarsi come stanno le cose nella vostra zona.

 Questa è un’altra domanda alla quale, molto spesso, si risponde in modo errato o confuso. Il limite per l’esenzione dal pagamento del bollo per auto d’epoca è stato innalzato da 20 a 30 anni. Il bollo per le auto storiche è quindi obbligatorio per le auto che non hanno ancora compiuto i trent’anni. Questa novità è dovuta alla nuova Legge di Stabilità del 2015. Poiché non tutte le regioni italiane si sono adeguate ai nuovi provvedimenti in materia, è sempre consigliabile controllare il sito dell’ACI della propria regione per verificare le modalità di regolamento del bollo auto d’epoca tra i 20 e i 29 anni.

Con la Legge di Bilancio dello Stato per il 2019 è stato disposto che le auto di interesse storico e collezionistico con anzianità di immatricolazione compresa tra i 20 e i 29 anni non hanno più la riduzione del bollo del 50%. Attualmente solo i veicoli che sono in possesso del certificato di rilevanza storica (rilasciato dall’ASI) annotato sulla carta di circolazione hanno diritto ad una riduzione del 50% 
Se vuoi maggiori informazioni a riguardo consulta il nostro articolo su BOLLO AUTO STORICHE.

I veicoli storici ultratrentennali usufruiscono dell’esenzione bollo auto totale e tale beneficio è automatico: non occorre presentare alcuna domanda né iscrivere il proprio veicolo in un apposito registro storico.

Tuttavia, se un veicolo ultratrentennale è posto in circolazione su strade e aree pubbliche è dovuta una tassa di circolazione forfettaria pari a 28,40 euro.

 

Questa tassa di circolazione non è dovuta se il veicolo rimane inutilizzato, senza mai circolare su aree pubbliche; al contrario, il conducente deve portare con sé la ricevuta di pagamento della tassa di circolazione perché è previsto il controllo su strada da parte degli organi di polizia.

La risposta sarebbe “Nì”.

La via per ottenere il bollo ridotto senza tesserarsi ASI è complessa e consiste in un interpello alla regione di competenza, ma la riuscita non è sempre garantita.

Tuttavia per esemplificare un caso positivo, la sentenza della Corte Costituzionale n. 122/19 ha dato torto alla regione Emilia Romagna e ha dato ragione ad un utente che ha presentato una certificazione diversa da ASI attestante la storicità del veicolo di sua proprietà.

Certo che sì, può contattarlo per e-mail a presidenza@rivs.it oppure prenotando un appuntamento telefonico al 340.3708143

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