Per certi Comuni la E45 si era trasformata in una gallina dalle uova d’oro; in tre ore potevano incassare verbali per 40mila euro
Centoventi contravvenzioni l’ora, due al minuto. Un bel ritmo con cui macinare sanzioni agli automobilisti in transito sull’E45 che, magari senza accorgersi della postazione autovelox, passano davanti al rilevatore infrangendo i limiti di velocità.
Quando l’E45 era a tutti gli effetti una gallina dalle uova d’oro per i Comuni che si avvalevano del servizio autovelox e prima dell’indagine della Procura di Forlì sul presunto irregolare utilizzo e gestione di questo strumento, in un appostamento tipo, della durata di tre ore, si potevano tranquillamente pizzicare quasi 400 automobilisti in fallo. Facendo due conti, quindi, tre ore di lavoro sull’E45 potevano fruttare la bellezza di quarantamila euro per il Comune che ordinava il controllo sulla statale ai suoi agenti della Pm.
Lo dimostra il rapporto del “servizio controllo elettronico della velocità” redatto nel maggio del 2008 da una polizia municipale di un Comune che si affaccia sull’E45.
Fonte (RomagnaNOI)