Anche noi di RIVS abbiamo voluto celebrare il 70° anniversario dalla nascita della Vespa. Per fare questo, abbiamo deciso di intervistare Mauro Pascoli, uno dei massimi esponenti italiani quando si parla di Vespa, fondatore del museo “La Bella in Mostra”, e titolare del negozio ricambi dedicato, dal quale sono passate una larga parte delle Vespe e dei vespisti italiani. Abbiamo scelto Mauro perché con lui si parla non solo di tecnica, ma sopratutto di passione, come piace a noi. E la scelta non poteva essere più azzeccata.
Buongiorno Mauro. Iniziamo l’intervista con un gioco: quali sono secondo te le tre ragioni principali di questo successo che dura ormai da 70 anni?
Sicuramente la prima ragione è nel nome, Vespa, davvero indovinato, e che ha saputo identificare da subito le linee e il carattere del “nuovo” scooter italiano. Un ruolo fondamentale lo giocano la linea, il disegno, originale e piacevole fin dal principio, ma che allo stesso tempo fa sentire avvolto e protetto il conducente. Questa sua linea così originale che la distingue dalle classiche moto, una carrozzeria così particolare, è stata un’idea davvero geniale!
Infine la sua capacità di affascinare non solo il pubblico maschile, ma anche quello femminile. Le generazioni passano e tutti si innamorano di lei, i ragazzini non ancora quattordicenni già l’aspettano, nonostante abbia ormai compiuto 70 anni.
Una cosa che ci piace osservare è che la Vespa – assieme alla Fiat 500 – è uno dei pochi veicoli d’epoca in cui gli appassionati accettano modifiche rispetto all’originale. A parte le difficoltà di reperire i pezzi originali, come spiega la grande personalizzazione che caratterizza da sempre il modello?
La Vespa, con il suo telaio a struttura portante, lascia certamente ampi margini di personalizzazione, e quindi maggiori libertà ai proprietari che possono trasformare la propria in un pezzo unico, anche con cambi di colore o tagli di carrozzeria.
Ancora oggi gli appassionati cercano di creare la propria: i giovani con la loro carica innovativa, i più anziani cercando di replicare la Vespa con cui giravano a 20 anni. Poi chiaramente non mancano i collezionisti che ricercano l’originalità, chiedendo ricambi originali o meglio riprodotti, eseguendo restauri di tipo conservativo con ricambi di qualità o dell’epoca.
La Vespa è il veicolo d’epoca che ha più appeal tra i giovani appassionati: al di là delle ovvie considerazioni economiche, per quali ragioni la Vespa ha così successo anche tra la fascia più giovane degli appassionati?
Il segreto è che la Vespa non invecchia mai: nonostante i suoi 70 anni è ancora giovane! Chiaramente il costo incide, essendo un modello ancora economicamente accessibile, sia restaurato che da restaurare. Un ruolo fondamentale è svolto dai numerosissimi Vespa Club, italiani e non, che continuamente promuovono questo veicolo nello sport, nel turismo e negli eventi storici, organizzando raduni ed esposizioni in grado di coinvolgere un vasto pubblico di ogni genere ed età.
Quali consigli si sente di dare ad un giovane che decide di avvicinarsi a questo mondo?
Ovviamente di partire con un “cinquantino”, che gli darà grandi soddisfazioni. Il mercato è ancora ricco di offerte, di modelli di varie tipologie, restaurate o (meglio ancora) da restaurare. Mettere a nuovo questo modello non è difficile, basta avere buona manualità e l’aiuto di qualcuno e il gioco è fatto: con una spesa modesta si riesce a fare un ottimo lavoro, che darà molta soddisfazione! Da lì poi, il passaggio a una 125 verrà quasi spontaneo.
Il suo Museo è un riferimento per tutti gli appassionati. Quanto è conosciuto e valorizzato in Italia? Ci sono anche visitatori stranieri?
Il Museo, che porta il nome “La bella in mostra” (Via Faentina 175/a, Ravenna), è stato realizzato insieme a mia moglie Loretta e a mio figlio Raffaele, con la volontà di esporre tutti gli oggetti collezionati in oltre 30 anni di passione. La mostra è in costante crescita, e attualmente vanta oltre 200 modelli Piaggio: Vespa, Ape, Moscone, Idrojet, la vettura Vespa 400 e veicoli di consociate straniere. Si può dire che non manca nulla! Inoltre sono esposti una quantità di memorabilia,dai cataloghi ai depliants, dalle riviste alle fotografie, e poi illustrazioni e modellini di tutte le scale, oltre che bandiere, trofei e gadget dei vari raduni a cui ho avuto il piacere di partecipare.
Il nostro pubblico è principalmente italiano, ma abbiamo anche molti visitatori stranieri, provenienti da ogni parte del mondo, come testimoniano i gagliardetti e i gadget di cui ci hanno fatto dono i molti club stranieri in visita. Sono molti i complimenti che ricevo per il mio operato, e tutto ciò mi dà sempre una grandissima emozione.
Come è cambiato il mondo delle Vespe con la legge di stabilità 2015? Cosa pensa del ruolo di associazioni come RIVS nella tutela dei veicoli storici?
Ovviamente queste novità hanno scosso anche il mondo degli appassionati di Vespa. Le agevolazioni fiscali destinate a questi veicoli sono state un grande incentivo – soprattutto per i più giovani – per iniziare a coltivare questa grande passione. Associazioni come RIVS continuano ad avere un ruolo molto importante, per aiutare tutti gli appassionati ad ricevere le informazioni necessarie, aiutando il collezionista storico a districarsi tra tutte queste procedure.
La domanda più difficile l’abbiamo tenuta per ultima: qual è la sua Vespa preferita?
La mia Vespa preferita… bella domanda! Sarebbero davvero tante, ma una in particolare la porto nel cuore. E’ quella di un mio caro amico, purtroppo quest’anno sono già passati 10 anni dalla sua scomparsa, Franco Ortolani. E’ stato campione italiano di Vespa Raid e ha voluto lasciare tutti i suoi ricordi vespistici all’interno del mio museo, compresa la sua ultima Vespa. E questo per me è un grande orgoglio.
E’ arrivato il momento dei saluti: come festeggia Mauro Pascoli il settantesimo compleanno della Vespa?
Come titolare dell’azienda Mauro Pascoli srl, ho deciso di rendere disponibile dal 23 aprile il nuovo sito www.mauropascoli.it, con moltissime novità per tutti gli appassionati. Novità che non riguardano ovviamente la qualità dei ricambi, che è la stessa di sempre! Aspetto sul nuovo sito tutti gli amici vespisti del RIVS. Buona Vespa a tutti, viva la Vespa!