Si è conclusa la Targa Florio Classica 2018: in una Piazza Verdi gremita di appassionati si è celebrato il nome dell’equipaggio vincitore della gara di Regolarità valida per la terza ed ultima tappa del Campionato Italiano Grandi Eventi su un percorso di circa 676 Km.
Gli equipaggi tornano nella splendida cornice dalla quale sono partiti giovedì sera, quando il grande pubblico ha fatto sentire l’abbraccio della passione siciliana per la sua gara, il suo evento. Un nome che da solo evoca un mito, da numerosi punti di vista. Da giovedì 4 ottobre a oggi la gara di Regolarità della corsa automobilistica più antica al mondo ha mostrato agli equipaggi giunti dai 5 continenti e da 19 nazioni, con auto storiche che vanno dal 1927 al 1976, i suoi tesori più preziosi, che rispecchiano lo spirito della Targa, tramandando le testimonianze di secoli di storia siciliana.
Vince la Targa Florio Classica 2018 l’equipaggio di Giovanni Moceri-Valeria Dicembre, numero 107, alla guida di una Fiat 508C. Giovanni Moceri, apprezzato pediatra e grande sportivo che ha gareggiato con la moglie, ha ereditato dal padre l’amore per la regolarità. Secondi assoluti sono Francesco Di Pietra, informatore farmaceutico e il figlio Giuseppe su Fiat 508C del 1938 (numero 104): l’equipaggio Di Pietra-Di Pietra vince il Campionato Italiano Grandi Eventi. Al terzo scalino del podio Mario Passanante tra i più grandi regolaristi del Campionato, navigato dalla giornalista Himara Bottini, col numero 102, su Fiat 508C del 1937.
L’equipaggio Prisca Taruffi-Mariella Tomasello su Giulietta Spider del 1961, numero 133, vince il premio speciale riservato al primo equipaggio interamente femminile della classifica generale Coppa delle Dame, quest’anno titolato a Maria Antonietta Avanzo, straordinaria donna pilota che partecipò alla Targa Florio del 1920 e del 1922 e che lasciò un segno nella storia dell’automobilismo e dell’Italia dell’epoca.
ACI e ACI Storico in 4 anni hanno riportato così la Targa Florio ai livelli di qualità, prestigio e valore del passato, per far si che continui ad esistere come valore e patrimonio della Sicilia e del nostro paese, piuttosto che del mondo delle competizioni automobilistiche, così come lo stesso ideatore desiderava: «Continuate la mia opera perché l'ho creata per sfidare il tempo » (Vincenzo Florio)